In Italia se ne parla ancora poco ma da qualche anno si sta sviluppando un interessante movimento di attivisti che coniuga tecnologie digitali, open data e partecipazione civica. Sto parlando dei cosiddetti civic hacker, il cui scopo, come ha sottolineato Demetrio Zavettieri su InnovatoriPa.it,

“è utilizzare i dati e le tecnologie disponibili al fine di creare valore per la comunità. Il loro contesto naturale è l’Open Government. I destinatari delle loro azioni non sono elites, gruppi politici o segmenti specifici della popolazione, ma tutti i cittadini… anche quelli di domani. La loro filosofia è la collaborazione”.

Di civic hacking ne avevo già scritto qui, raccontando l’esperienza della community TerremotoCentroitalia, ma torno a parlarne perchè da qualche giorno è online FoiaPop, un importante progetto di due hacker civici siciliani, appassionati di Open Government, che permette a chiunque con pochi click di richiedere ad una pubblica amministrazione dati, documenti, informazioni. Si tratta del cosiddetto accesso civico o, riprendendo il termine inglese, Foia – Freedom of information act, un diritto che è legge dallo scorso dicembre ma che pochi conoscono e quei pochi spesso non sanno quale iter seguire. Ebbene, ora presentare una richiesta di accesso civico è più semplice e ‘popolare’ grazie a Giovanni Pirrotta e Giuseppe Ragusa.

FoiaPop è una piattaforma open data che guida il cittadino, passo passo, nella compilazione di richieste di accesso civico. E’ possibile selezionare una pubblica amministrazione italiana, compilare in modo semplice e intuitivo una richiesta di informazioni o dati e quindi inviarla. FoiaPop consente, inoltre, l’integrazione delle sue funzionalità con siti esterni come, ad esempio, siti di enti pubblici. Insomma una ‘rivoluzione’ nel rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione. Per capire meglio come funziona la piattaforma e il servizio che offre ho intervistato i suoi creatori.

Per cominciare una piccola presentazione. Chi siete e di cosa vi occupate?
Giuseppe Ragusa – Ho 32 anni. Vivo da sempre a San Giuseppe Jato (un comune della Città metropolitana di Palermo). Felicemente sposato e papà di uno splendido bimbo di 3 anni. Sono un libero professionista e mi occupo di ispezioni e certificazioni di prodotto. La mia formazione universitaria è economico-giuridica. Ho una forte passione per l’analisi basata sui dati, per l’approfondimento giuridico e per gli “strumenti digitali”. Partendo da queste tre passioni, da attivista civico, tento di dare il mio piccolo contributo nel promuovere o creare servizi utili alla collettività. Soprattutto se puntano alla riduzione del divario informativo tra cittadini e decisori. Faccio parte della comunità OpenData Sicilia e dell’Associazione Ondata dove tutto questo viene reso ancora più entusiasmante poiché condiviso.
Giovanni Pirrotta – Ho 37 anni, faccio il programmatore e lo considero il lavoro più bello del mondo. Amo metodi, strumenti e processi per rendere il codice leggibile, testato e di qualità. Ho una predilezione particolare per il Php e sono un grande sostenitore del software Opensource e degli Opendata. Sono laureato in Informatica e ho un dottorato in Matematica. Lavoro all’Università di Messina dove mi occupo di dematerializzazione.

Veniamo a FoiaPop. Come è nata l’idea della piattaforma e perché avete pensato proprio all’accesso civico?
L’accesso civico è il diritto che “chiunque” possiede nel chiedere alle pubbliche amministrazioni la pubblicazione di dati, documenti e informazioni come elencati ed indicati dal D. Lgs. 33/2013 (accesso civico semplice) o comunque l’invio al richiedente di dati, documenti e informazioni ulteriori rispetto a quelli per cui vige un obbligo di pubblicazione (accesso civico generalizzato). Con quest’ultimo in Italia si è inteso applicare il Foia (Freedom of information act), un modello di legge che dà accesso universale alle informazioni pubbliche, seppur con alcune limitazioni. Strumenti di accesso ai dati pubblici potentissimi, a disposizione di tutti, utilizzati da pochissimi. Uno dei motivi dello scarso utilizzo, a nostro parere, è la difficoltà nel definire le richieste. Sia nella struttura che nei contenuti. E allora come aiutare il cittadino per rendere tutto più semplice e allo stesso tempo favorire un processo di attivazione reale finalizzato ad un confronto consapevole, ben argomentato e positivo con la pubblica amministrazione? La nostra risposta è FoiaPop.it. Un tentativo che mira a rendere più “popolare” il Foia. Ad ispirarci un altro progetto a cui abbiamo lavorato: Albopop. Con questa piattaforma abbiamo reso ‘popolari’ gli albi pretori dei Comuni italiani e sostanzialmente aperto la strada a innumerevoli attività di civic hacking.

Quanto tempo ci avete lavorato e quali strumenti avete utilizzato?
Abbiamo iniziato i primi giorni di gennaio 2017 lavorando circa 6 mesi. Foiapop è sviluppato con software opensource: abbiamo impiegato il framework Symfony per lo sviluppo della piattaforma e Mysql per lo storage dei dati. Attualmente FoiaPop utilizza i seguenti Open Data:

FoiaPop ha come obiettivo quello di guidare il cittadino nella compilazione di richieste di accesso civico. In che modo?
L’utente seleziona la pubblica amministrazione di riferimento tramite un semplice campo “Cerca” in home page, seleziona la tipologia di accesso civico, compila i campi riportanti le proprie informazioni anagrafiche e aggiunge del testo libero. Un click e si accede all’anteprima del modulo compilato. Un altro click ed ecco il documento in formato pdf pronto per essere sottoscritto, consegnato o spedito all’ente, anche via e-mail o Pec. E’ anche possibile scaricare le istruzioni sulle diverse possibilità di presentazione della richiesta.

Quali tipi di istanze possono compilare i cittadini attraverso FoiaPop?
E’ possibile compilare richieste di accesso civico sia semplice che generalizzato. Ma, dicevamo delle difficoltà nel formulare il contenuto della richiesta in termini oggettivi e ben argomentati. Sta qui il valore aggiunto di FoiaPop. Utilizzando infatti i dati degli incassi e pagamenti mensili degli enti pubblici importati da SIOPE e quelli dei contratti pubblici provenienti da ANAC l’utente può facilmente “partire dai dati” e chiedere conto di ulteriori dettagli su un particolare importo o appalto. Deve soltanto visualizzare i dati, individuarne uno di interesse, compilare un form con i propri dati, aggiungere del testo libero che chiarisca quali ulteriori dettagli desidera. Al resto pensa FoiaPoP. Ecco un esempio di accesso civico generalizzato (i dati personali sono frutto di invenzione) compilato a partire da una voce “reale” di pagamento mensile del Comune di Palermo:

Modulo Foiapop accesso civico
Modulo Foiapop accesso civico

Perchè un cittadino dovrebbe usare FoiaPop e non direttamente i canali web di enti locali e istituzioni?
FoiaPop definisce un modello unico a disposizione di tutti i cittadini e verso le Pubbliche Amministrazioni, almeno le oltre 20.000 presenti nell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA). Purtroppo tantissimi enti locali e istituzioni non hanno ancora definito un canale web dedicato per la formulazione delle richieste di accesso civico.

FoiaPop non si rivolge solo ai cittadini ma anche alle pubbliche amministrazioni. In che modo?
Sì, le pubbliche amministrazioni censite possono creare facilmente link e/o bottoni che permettono all’utente l’accesso diretto alla sezione FoiaPop dedicata a quello specifico ente. Anche qui, basta cercare l’ente e seguire sulla piattaforma le indicazioni nella sezione dedicata.

Avete avuto già qualche riscontro da parte di cittadini e Pa? Qualcuno ha già usato la piattaforma?
Una premessa: sulla piattaforma vengono conservati alcune tipologie di dati solo a fini statistici. Tutti i dati utilizzati per il corretto funzionamento di FoiaPop sono temporaneamente salvati in sessione e vengono automaticamente cancellati alla chiusura del browser dell’utente. Non viene memorizzato nessun dato sensibile. Il riscontro sulla validità dell’iniziativa da parte dei cittadini è stato molto positivo. Sono state già create istanze e tra esse alcune basate sui pagamenti presenti in SIOPE. Per noi questa è una conferma della validità di un accesso civico “basato sui dati”. Al momento non abbiamo ancora avuto dalla PA dei riscontri ufficiali. Consapevoli di come sia tutto migliorabile siamo aperti a qualsiasi tipo di feedback.

Per concludere, avete in mente altri progetti che coniugano tecnologie digitali, open data e partecipazione civica?
Innanzitutto continueremo ad implementare la piattaforma FoiaPop rendendola ancora più completa. Abbiamo in cantiere alcune novità che stiamo sviluppando. E’ il nostro primo progetto insieme. Ci siamo trovati grazie alla comunità OpenData Sicilia e non escludiamo ulteriori collaborazioni. D’altronde solo pochi mesi fa non c’era nemmeno l’idea. Oggi c’è FoiaPop.

Per saperne di più:
Sito web http://www.foiapop.it
Facebook https://www.facebook.com/foiapop/
Twitter https://twitter.com/foiapop

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Livornese ma a Pisa devo i miei studi in storia moderna. Lavoro all’Ufficio Comunicazione di Cesvot – Centro Servizi Volontariato Toscana. Il non profit e la comunicazione digitale sono da sempre la mia passione. Mi trovate anche su Telegram con il canale @SocialPositiveNews.

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