Tra il Comune di Luino, per la parte italiana, e quello di Gambarogno, per la parte svizzera, nel segno dello sviluppo prosegue il progetto Smart Border, la cui finalità è quella di promuovere sistemi di mobilità dolce, con l’obiettivo di ridurre l’impatto del traffico sui due lati della frontiera.
A questo obiettivo punterà anche un’App, che sarà lanciata gratuitamente, con due funzioni di mobilità sostenibile: MyPooling e MyActivities.
La prima, permetterà di incrociare domanda e offerta di passaggio sul percorso casa-lavoro, con semplici criteri di orario, destinazione e mezzo.
La seconda, invece, sarà la funzione che certifica, grazie all’intelligenza artificiale, gli spostamenti dichiarati per tipologia: treno, autobus, bicicletta, monopattino, a piedi e misti.
Entrambe daranno inoltre diritto a guadagnare punti che concorreranno per utilizzo e km percorsi ad una gara fra cittadini, non solo frontalieri, con un sistema “Loyalty & Rewards”.
L’attenzione di Smart Border si concentra anche sul trasporto ferroviario.
Il tema è stato al centro di un tavolo che si è svolto negli scorsi giorni tra l’assessore alla mobilità del Comune di Luino Francesca Porfiri e il presidente dell’Associazione Frontalieri Ticino Massimiliano Baioni.
«Siamo solo all’inizio di un lungo percorso – commenta l’assessore – la fase del Progetto Smart Border appena conclusa non rappresenta la fine, ma solo l’inizio del lavoro impegnativo che dovremo compiere per definire un modello di mobilità più efficiente e sostenibile. Un percorso che necessariamente va compiuto insieme ai lavoratori italiani, Rfi e le aziende del Canton Ticino».
L’incontro con i lavoratori nelle zone toccate dal treno Tilo si è reso necessario per meglio strutturare e rendere efficaci le corse mattutine dedicate proprio ai frontalieri sulla tratta Luino-Zenna-Gambarogno.
«Dovremo muoverci sul lato della comunicazione, promuovendo il più possibile il servizio messo a disposizione e puntare sulla mobilità dolce – continua l’assessore Porfiri – provando a far scegliere a chi lavora oltre confine il mezzo pubblico o sistemi in cui ci sia una condivisione del mezzo privato. Il nostro obiettivo sul lungo termine è rendere popolari ed efficienti questi sistemi alternativi di mobilità. Il Canton Ticino è un territorio molto produttivo, ci lavorano molti italiani e il traffico sulla ss394 è sempre molto sostenuto. Da lì, gli effetti negativi che ne derivano. Lavorando in sinergia con tutte le parti vogliamo offrire un servizio alternativo che sia efficiente e sostenibile».

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