La Biblioteca Civica di Bassano del Grappa realizza un archivio digitale con oltre quaranta mila pagine dei manoscritti di Antonio Canova, il massimo esponente del neoclassicismo italiano.
Per garantirne la conservazione e l’accessibilità, il Fondo Canoviano è stato digitalizzato da diverse aziende leader nell’ambito della scansione di beni culturali: Mida Informatica, Hyperborea, Haltadefinizione, Memooria, Horizons Unlimited.

Per gli utenti, avere a disposizione un archivio digitale non significa solamente utilizzare la tecnologia ma ottenere un accesso ai prodotti informativi e alla conoscenza, in maniera diversa rispetto al passato perché si preserva lo stato fisico dei materiali.
Il Fondo Canoviano contiene le lettere (compreso lo scambio epistolare con Napoleone) e gli appunti di viaggio che permettono di approfondire sia la vita di Antonio Canova sia il contesto politico e sociale della sua epoca.

“Sono numerosi gli studiosi, italiani e stranieri, che continuamente si rivolgono alla biblioteca per la consultazione del fondo, che ora avviene solo in loco e attraverso microfilm, solo in alcuni casi attraverso la consultazione degli originali. Questo progetto pone la Biblioteca di Bassano al passo con le maggiori istituzioni internazionali che hanno realizzato sui loro fondi, particolarmente quelli di maggior spicco, progetti di digitalizzazione e la creazione di archivi digitali” spiega Stefano Pagliantini, direttore della Biblioteca Civica di Bassano del Grappa.

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Aspirante giornalista, classe 1995. Laureata in Scienze della comunicazione per i media e le istituzioni, ho un grande interesse verso tutto ciò che riguarda la comunicazione pubblica. Un interesse maturato anche a seguito della mia iscrizione all'associazione PA Social e del mio tirocinio presso l'Ufficio stampa del Comune di Bagheria.

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