“L’Italia che il mare racconta” viaggia attraverso il web, i social e un’app gratuita. Il progetto Signa Maris, realizzato dal Programma operativo interregionale “Attrattori culturali, naturali e turismo” del Ministero per i beni e le attività culturali, con la collaborazione di Invitalia e Aci, propone un livello di comunicazione elevato e già pienamente operativo per il lancio del progetto che ha l’obiettivo di mettere in rete 38 porti turistici in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Una nuova opportunità di sviluppo turistico che unisce l’approdo dal mare a una serie di itinerari nei territori delle quattro regioni, con una possibile serie di ricadute positive: dall’indotto per la gestione dei porti, spesso anche piccoli, ai vantaggi per l’ospitalità turistica anche nell’entroterra. Si va da Agropoli a Cefalù, da Marina del Gargano ai Laghi di Sibari, da Amalfi a Tropea: 38 realtà del sud Italia che provano a sfruttare questo nuovo veicolo promozionale collettivo.
“Dopo tanti finanziamenti europei spesi senza grossi risultati, focalizzati ognuno sul proprio orticello, ben venga un sistema nazionale in cui anche grazie al ministero i porti sono messi in rete. è finita l’epoca della grande nautica che viveva di rendita, ora bisogna fare squadra”, ha detto il presidente di Assonat Luciano Serra. Con questa filosofia verrà lanciata una campagna promozionale, anche all’estero, per pubblicizzare i canali di diffusione del progetto Signa Maris.

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Giornalista professionista, senese, convinto contro ogni evidenza che questo mestiere abbia ancora un senso

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