I nuovi canali di comunicazione digitale sono sempre più utilizzati dai medici di famiglia, con significative prospettive di crescita nel rapporto con i pazienti. E’ quanto emerge da una ricerca realizzata dalla Fimmg (la Federazione italiana dei medici di famiglia) in collaborazione con Doxapharma. In particolare, accanto all’uso sempre più diffuso di e-mail e sms, è in forte crescita l’utilizzo di WhatsApp, che il 40% del campione interpellato (formato da 752 medici) dichiara di sfruttare, con un altro 14% fortemente interessato a sviluppare questa possibilità. Fatti ovviamente i conti con una porzione di popolazione anziana tagliata fuori dalla nulla o scarsa attitudine con gli strumenti tecnologici, un numero sempre più elevato di persone potrebbe essere comunque interessato da un approccio moderno e rapido quantomeno per i contatti a distanza più ordinari.

Quella digitale è una rivoluzione che sta già riguardando in maniera profonda la professione del medico. L’indagine rileva che accedono a servizi online per consultare referti di laboratorio o esiti di visite specialistiche rispettivamente il 55% e il 43% del campione. Mentre è in fase di sviluppo la consultazione dei verbali di pronto soccorso e delle lettere di dimissioni ospedaliere (il 24% e il 26%, nonostante un indice di interesse ben più alto, de 66% e 67%).
Le parole usate dal responsabile del Centro studi della Fimmg Paoli Misericordia, durante la presentazione della ricerca al Politecnico di Milano, sono chiare e puntano al “salto di qualità nell’assistenza, coniugando l’esigenza conoscitiva dei professionisti con quella dell’efficienza per l’intero sistema”.

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Giornalista professionista, senese, convinto contro ogni evidenza che questo mestiere abbia ancora un senso

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