Snapchat quanto può essere utile al servizio pubblico e alla comunicazione della Pa? Di sicuro il social del fantasma ha un grande vantaggio: grazie al suo linguaggio giocoso e leggero permette di parlare ai giovanissimi che sui social tradizionali stentano a interessarsi alla pubblica amministrazione. Lo testimonia Damien Filbien, responsabile della comunicazione digitale del Comune di Arras in Francia dove Snapchat fa parte a pieno titolo dalla strategia di comunicazione e informazione dell’amministrazione.
In quale anno e perché avete aperto i profili sui social media? Quali sono attualmente i profili? E con quali numeri?
Il Comune di Arras, città di 43mila abitanti, ha scelto di sviluppare una politica digitale ambiziosa, soprattutto sui social network. La comunità, consapevole del fatto che sono cambiate le abitudini dei cittadini, si è adattata. Oggi, la città di Arras è presente e attiva quotidianamente su Facebook, dal febbraio 2012 (22.600 fans ad oggi) su Twitter, dal marzo 2013 (6.700 seguaci), Instagram dal marzo 2014 (1.400 followers) Periscope, dal marzo 2016 (1.930 seguaci) e Snapchat da maggio 2016 (circa 1.000 amici). Ovviamente, Facebook rimane il numero uno dei social network con cui si possono toccare tutte le generazioni, dai giovani agli anziani. Questo è il social media di riferimento mentre Twitter ha conosciuto una bella progressione dal 2013 e bisogna essere molto reattivi per funzionare bene su Twitter. Instagram permette in particolare di mostrare i punti di forza della città: Arras è una bella città con oltre 200 edifici classificati come monumenti storici. L’engagement va aldilà del semplice like, possono essere organizzati concorsi per incoraggiare le persone a partecipare alla vita culturale della città. Periscope è utilizzato soprattutto per i “grandi” eventi: concerti, eventi sportivi e permette una trasmissione in diretta sul profilo Twitter della città, sfruttando il pubblico attivo su Periscope. Siamo rimasti sorpresi dell’engagemt intorno a questi live che possono raggruppare fino a 1.000 persone in diretta. Snapchat è un social network giovane fatto per i giovani (14-15 anni). Ci permette, di sicuro, di raggiungere un pubblico che non necessariamente ci segue sugli altri social network. Consente di alternare l’annuncio degli eventi futuri, al loro racconto dal vivo. Il tono è molto più informale su Snapchat che su altre piattaforme. Per ciascun canale abbiamo una linea editoriale, abbiamo scelto i messaggi, le ore di pubblicazione … secondo gli obiettivi che ci siamo dati.
Quante persone lavorano ai social network del Comune di Arras?
C’è un social media manager a tempo pieno, che si occupa anche di sviluppare il sito web, insieme a un altro dipendente. Un tirocinante inoltre si unisce a noi ogni anno durante l’estate, perché ci sono un sacco di notizie da coprire e ora molte piattaforme da gestire.
Utilizzate anche Snapchat. Perché? Come lo utilizzate?
Abbiamo deciso di usare anche Snapchat perché è un social network in grossa crescita. E’ ampiamente utilizzato dai giovani (12-25 anni). Vedere un Comune su Snapchat contribuisce al suo dinamismo e al fatto di poter parlare parlare ai giovani: sì, la città di Arras è anche in grado di parlare con i giovani.
Quali sono le differenze tra Snapchat e gli altri social media?
Snapchat permette più facilmente di raggiungere i giovani rispetto ai cosiddetti social media tradizionali, sapendo che circa l’80% dei giovani di Arras sono presenti su questo social network, siamo in grado di parlare con loro in modo più veloce ed efficace con Snapchat.
Snapchat è utile al servizio pubblico?
Snapchat permette di comunicare informazioni di carattere generale, come altri social network, diventerà rapidamente indispensabile per le amministrazioni per continuare a toccare il target 15-25 anni. Una nostra storia è vista in media 400 volte con picchi a 700 o 800 visualizzazioni.
Futuri progetti di comunicazione?
Oggi siamo presenti su molti social network e vogliamo considerare la nostra presenza prima di pensare a nuovi progetti. Ma restiamo sempre molto attenti alle nuove tendenze.
(Ha collaborato Eleonora Marini)
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