Permettere a 4 vigili del fuoco di partecipare in contemporanea alla simulazione all’interno di un aereo in fiamme, interagendo tra loro, coordinando e distribuendo le attività come nella realtà. Tutto questo grazie all’eXtended Reality – già utilizzata negli aeroporti di Berlino (Flughafen Berlin Brandenburg-BER) e Atene (Aeroporto Internazionale di Atene) – e alla piattaforma BRIDGES: il sistema, infatti, ricostruisce fedelmente lo spazio interno di un aeromobile e mette i vigili del fuoco di fronte a pericoli improvvisi: fiamme che si accendono improvvisamente, passeggeri da salvare e visibilità limitata a causa della densità elevata del fumo. Inoltre, simula anche le risposte in tempo reale dei sistemi dell’aeromobile, tra cui la soppressione degli incendi, la circolazione dell’aria e l’illuminazione, permettendo ai vigili del fuoco di allenarsi in un ambiente realistico. 

Tutto questo è possibile grazie a tecniche di motion tracking, computer vision e algoritmi di apprendimento automatico che permettono di simulare azioni e reazioni realistiche di tutti gli elementi coinvolti nella simulazione. BRIDGES fornisce inoltre una postazione di controllo per gestire le impostazioni dell’ambiente virtuale e monitorare i parametri vitali e le prestazioni dei vigili del fuoco. 

La piattaforma è progettata per fornire dati in tempo reale e registrazione video. I dati e i video raccolti tramite la postazione di controllo possono essere successivamente utilizzati per avere un feedback sulla prestazione e sul comportamento dei vigili del fuoco: uno strumento utile per preparare le persone quando il gioco diventa reale.

La piattaforma BRIDGES è stata sviluppata da un consorzio di 9 partner – capofila è il gruppo italiano Maggioli, la comunicazione è curata da Fondazione Sistema Toscana – con il finanziamento del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea, nell’ambito dell’accordo di sovvenzione n. 952043.

Ma l’Extended Reality si mette al servizio anche del mondo della cultura. Vediamo cosa succede nel caso dei musei. Progettata e testata presso la Fondazione del Mondo Ellenico di Atene, la piattaforma BRIDGES ha dimostrato di avere il potenziale per consentire il riutilizzo creativo dei contenuti storici, per avvicinarli al pubblico, anche a quello dei più giovani.

Ogni museo può personalizzare l’esperienza di realtà estesa da offrire al pubblico, in base alle proprie specificità e al proprio contenuto. Con la piattaforma BRIDGES, la Fondazione del Mondo Ellenico ad Atene ha offerto ai visitatori e alle visitatrici l’esperienza di vivere in una casa ateniese antica in modo multisensoriale, dando al pubblico un livello senza precedenti di comprensione delle usanze e delle pratiche del tempo. Grazie a tecnologie d’avanguardia, il pubblico vive un’esperienza realistica e immersiva che non avrebbe potuto altrimenti ottenere. 

L’esperienza è accessibile a un massimo di 5 partecipanti alla volta, che indossano i panni degli avatar, ovvero persone dell’antica Grecia, le cui caratteristiche sono state attentamente ricostruite da studiosi e studiose dell’Antica Grecia. I partecipanti sono invitati a entrare nella casa di Ergochares e muoversi liberamente nello spazio, anche su più piani.

La piattaforma BRIDGES ha reso possibile la full immersion dei visitatori e visitatrici che possono esplorare la casa e interagire con i suoi oggetti in modo più naturale, senza vincoli e senza dover tenere in mano cursori che rischierebbero di limitare la naturalezza dei movimenti e la possibilità di interagire con le altre persone che stanno partecipando all’esperienza. Il pubblico non soltanto diventa protagonista di una storia, ma ne diventa regista.

È sorprendente come la grafica degli avatar si adatti in tempo reale ai movimenti delle persone fisiche che ne indossano i panni. Gli avatar, infatti, sono in grado di imitare i gesti, dando un senso di presenza nel mondo virtuale, che consente un’esperienza più coinvolgente e immersiva per l’utente.

Il museo ha voluto così fornire ai propri visitatori e visitatrici un’esperienza concreta della vita antica ateniese. Per questo i partecipanti non solo visitano il luogo, ma compiono azioni concrete, per esempio partecipando al laboratorio di ceramica e visitando la sala dei banchetti. Proprio per dare un senso alla storia di cui il pubblico diventa protagonista, le persone che partecipano all’esperienza di eXtended Reality sono chiamate a vivere in prima persona il momento solenne della vestizione di uno dei personaggi della storia, che indossa l’armatura di 

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