Autore: ERNESTO DONATIELLO

Ho sempre amato definirmi una persona che lavora per il turismo e per i giovani. Da poco ci ho aggiunto anche con e per il digitale. Sembrano ambiti differenti ma che invece sono estremamente collegati tra di loro e ritengo che l'uno non possa vivere senza l'altro. In realtà questa definizione riassume tutto ciò che sono, un europeista convinto che crede fortemente nelle competenze che ha acquisito nelle differenti esperienze formative e non della propria vita. E' per questo che oggi lavoro nella consulenza turistica e nella programmazione turistica sopratutto legata al digitale e ai nuovi media.

Pensare a Twitter legato alla promozione turistica dei territori viene spesso automatico e naturale per chi lavora nel marketing turistico, ma nel concreto agli operatori è necessario presentare delle azioni e degli strumenti che permettano di rendere concreta qualsiasi strategia teorica. In questo settore è la sperimentazione e la fantasia a farla da padrona e validi strumenti spesso nascono soli dal basso, rendono tutto straordinariamente efficace e semplice proprio grazie a idee e attività che hanno costo zero, da cui prendere spunto per strategie più complesse e articolate. E’ il caso, ad esempio, di alcuni hashtag che sono nati spontaneamente…

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La Puglia non è nuova ad ottime iniziative di marketing turistico basate su idee semplici e coinvolgenti. Una regione che negli ultimi anni ha esploso le sue presenze turistiche, grazie soprattutto ad una serie di iniziative molto efficaci unite ad un territorio unico e ad una ottimale capacità di internazionalizzarsi attraverso l’uso combinato dei social network, di Twitter e dei suoi strumenti. Conosciamo bene la forza dell’hashtag e le sua capacità di aggregare storie, argomentazioni e esperienze, e il contest #MyPugliaExperience il settore Promozione della Regione Puglia ha mixato tutto ciò. L’iniziativa pensata è estremamente semplice e già alla seconda…

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Il settore dei beni culturali e soprattutto dei musei non ha mai amato particolarmente le macchine fotografiche né tantomeno, ad oggi, i social network e tutti i “mezzi di invasione di massa digitali”. La paura del plagio, la necessità di riservatezza e di tutelare le opere hanno sempre avuto la meglio sulle strategie di marketing online e sulla diffusione della cultura libera tra i comuni mortali. Ma sembra che Twitter stia modificando questa visione e che molti Musei (e forse molti dei loro direttori) inizino a comprendere le enormi potenzialità del mezzo, principalmente quelle strutture molto piccole. L’hashtag non sembra…

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