Come ogni inizio anno, tra le prime notizie di questo 2015 la ‘conta’ delle vittime dei botti di capodanno: 251 feriti e nessun morto. Un numero inferiore al 2013, quando i feriti furono 361, e dimezzato rispetto al 2012, anno che registrò ben 561 feriti, ai quali si aggiunsero purtroppo anche 2 morti. Una buona notizia dunque che fa intravedere un cambiamento nei comportamenti degli italiani? Forse, certo è che quest’anno sul web e sui social ha avuto grande successo la campagna ZeroBotti che l’Anpas – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze ha lanciato a ridosso di fine anno.
Per la prima volta la più grande associazione di volontari soccorritori ha deciso di sensibilizzare gli italiani con una campagna social semplice ma efficace i cui protagonisti sono stati non le persone ma i cani e tutti gli animali domestici che a capodanno soffrono ad ogni botto, in alcuni casi fino a morire di infarto.
Come ci spiega Andrea Cardoni, responsabile dell’Ufficio Comunicazione di Anpas, “abbiamo pensato che un modo per veicolare il messaggio e allargarlo a quante più persone possibili, fosse legarlo a chi possiede un animale domestico, che generalmente è molto attento al tema e sui social lavora tantissimo con le immagini”. Così Anpas ha lanciato su Facebook e Youtube un video in cui Marco Negri, istruttore cinofilo e presidente dell’associazione K9Rescue, racconta del suo cane di salvataggio Oliver e, spiegando i danni che i botti procurano ai cani, offre alcuni consigli utili per tenere al sicuro e rassicurare i nostri animali domestici.
Nel giro di 24 ore il video e l’hashtag #ZeroBotti sono diventati virali rimbalzando su telefonini, tablet e computer di migliaia di persone. Basti pensare che solo su Facebook il video ha registrato 35mila visualizzazioni. Il video è stato ripreso anche da alcuni media nazionali, come La Repubblica (dove ha totalizzato 3984 visualizzazioni), AdnKronos e Redattore Sociale e da numerose testate locali che lo hanno usato, ad esempio, per accompagnare le notizie relative alle ordinanze comunali contro i botti.
L’hashtag #ZeroBotti è andato fortissimo anche su Twitter. “Abbiamo iniziato con il video virale su Facebook e Youtube. Poi su Flickr e Twitter – racconta Andrea Cardoni – abbiamo lanciato immagini e un ‘bignami’ di comportamenti da tenere che ha avuto grande diffusione. Con @Anpasnazionale abbiamo dato l’input, poi l’hashtag è andato avanti praticamente da solo e Twitter è stato il vero catalizzatore perchè è qui che le persone si sono sentite parte della campagna, l’hanno alimentata in prima persona tuittando le loro immagini e i loro pensieri. Nel giro di poche ore, anche grazie al sostegno del profilo @indivanados, sono state postate foto bellissime e inaspettate come quella di Zoomer il cane robot di @mauromonti70. E la campagna non è stata solo per cani e gatti, sono venuti fuori tanti animali, come pappagallini, porcellini d’india…”.
Ma quale il segreto del successo di #ZeroBotti? “L’idea (e la piccola fortuna) di #ZeroBotti – continua Andrea – è che era facile, intuitivo, usava pochissime battute e poteva essere condiviso per tanti motivi e non uno soltanto: la campagna e l’hashtag che abbiamo lanciato non si riferivano solo ai volontari e al gran lavoro che devono fare a capodanno per intervenire sui tanti feriti, ma anche a chi ha animali domestici e vive con loro la paura dei botti. Così siamo riusciti a coinvolgere tanti utenti dei social: la campagna è partita da volontari delle pubbliche assistenze e poi è arrivata a cittadini, giornalisti, amministratori locali, media, reti civiche, associazioni e testate che si occupano di cani e volontariato. Senza retorica abbiamo cercato di parlare a tutti”.
Insomma per la prima volta il capodanno ha registrato meno feriti e soprattutto nessun morto e, come sottolinea Andrea, “i volontari soccorritori hanno potuto festeggiare nelle loro sedi associative dovendo fare molti meno interventi rispetto agli anni precedenti. Non so sia merito di #ZeroBotti, ma qualcosa è cambiato negli usi e nel buon senso popolare”.
Sì, qualcosa sta cambiando… Buon 2015!
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